Nel 1964 a Big Sur in California, l'ex tenente dell'Aeronautica militare statunitense Jacobs, del Photo-Optical Instrument del 1369° Squadrone Fotografico alla base di Vanderberg, aveva il compito di filmare un missile ICBM Atlas mentre completava tutti e 3 gli stadi di volo a propulsione nell'ambito di un progetto per la realizzazione di un missile antimissile.
Eravamo al culmine della guerra fredda e il 15 settembre di quell'anno, si diede il via all'esperimento e venne quindi lanciato il missile.
Le cineprese iniziarono a girare simultaneamente non appena la radio trasmise il segnale di lancio da Vanderberg. Le cineprese erano puntate verso sud sud-est il missile uscì dalle nuvole, uno spettacolo magnifico.
Il personale, poteva controllare la sua traiettoria con i telescopi elettroidraulici, dotati di lenti da 180 mm, dal missile si distaccarono tutti e tre gli stadi con dei bagliori brucianti, senza strumenti e a occhio nudo, si vedeva solo una scia di fumo lasciata nello spazio.
Tutto andò per il meglio fino a fine riprese.
Soddisfatti e contenti, raccogliemmo l'attrezzatura, riavvolgemmo la pellicola con la ripresa telescopica del lancio, il tutto si concluse in un successo.
Il tenente Bob Jacobs, a fine lavoro consegnò le pellicole al personale della base di Vanderberg per lo sviluppo che sarebbe avvenuto la notte stessa.
Il mattino seguente però, Jacobs, venne subito richiamato nell'ufficio del Maggiore Florenz J. Mansmann, l'ufficiale di grado più elevato responsabile per la strumentazione ottica.
Al suo arrivo, tutto era già stato predisposto per la proiezione del filmato realizzato dallo stesso Jacobs, uno schermo e un proiettore 16 mm.
Il maggiore Mansmann fece un cenno al tenente Jacobs e lo invitava a sedersi sul divano.
Nella stanza, erano presenti altre due persone in abito grigio e niente divisa ( forse 2 agenti in borghese ), questo fatto sembrò abbastanza insolito al tenente Jacobs.
il maggiore Mansmann disse: diamo un'occhiata e accese i proiettore...
Jacobs racconta:
...le immagini mostravano chiaramente il lancio del missile ATLAS durante tutti i suoi stadi, appena entra nell'inquadratura, si nota l'intero terzo stadio, propulso dai suoi missili laterali
e quello centrale di sostentazione perfettamente visibili, un'ottima ripresa considerando che eravamo a 280 Km dall'obiettivo e, al telescopio, l'ogiva con la finta testata si vedeva
benissimo.
Secondo Jacobs, il missile ATLAS viaggiava tra i 17.700 e 22.500 km/h, quando, ad un certo punto, in un attimo, un'astronave discoidale entra nell'inquadratura ( UFO ), sparando una sorta di raggio di luce sulla testata ( ovviamente disarmata ).
Il missile, che viaggiava a diverse migliaia di km/h, venne riaffiancato dal disco, che lo colpì per una seconda volta, sempre sulla testata, facendolo così precipitare per poi dileguarsi
dalla stessa direzione dalla quale era apparso.
Quando in sala si riaccese la luce, il maggiore Mansmann disse: qualcuno ha voluto divertirsi alle mie spalle !
Jacobs rispose: no signore
Mansmann ribatté dicendo: e quello cos'era?
Jacobs: per me abbiamo ripreso un UFO!
Al tenente Bob Jacobs venne imposto l'assoluto silenzio da parte del maggiore Mansmann che gli disse: si ricordi, di questo incidente non deve parlarne mai più, per quanto la riguarda non è mai accaduto!
I 2 agenti in borghese, acquisirono solo la parte del filmato in questione e, successivamente, andarono via. A supportare la veridicità del filmato e di quanto ripreso, esiste una lettera, indirizzata allo scienziato Clark McClelland ( 1959-1992 ) che lavorò presso il Kennedy Space Centerin Florida ( qui sotto ).
La missiva scritta dall’USAF conferma l’accaduto del 1964.
A seguire, un'altra importantissima lettera del Maggiore Mansmann datata 8 Marzo e indirizzata al tenente Jacobs, ma, del 1983, esattamente 19 anni dopo l'evento del 1964.
La lettera qui sotto in buona sostanza conferma il resoconto del tenente Jacobs:
nel filmato l'ipotesi all'epoca era di natura extraterrestre. I dettagli erano vaghi e basati sui ricordi, la forma era quella del classico disco il cui centro sembrava una bolla rialzata.