Ivan Terence Sanderson (Edimburgo, 30 gennaio 1911 – New Jersey, 19 febbraio 1973) è stato un naturalista e scrittore britannico naturalizzato statunitense.
Si sposò 2 volte, e divenne cittadino statunitense.
Ha scritto anche romanzi con il nome di Terence Roberts.
❖ Biografia
Condusse alcune spedizioni in aree tropicali negli anni trenta e conquistò una buona fama per i suoi scritti sulla natura e sui viaggi. In seguito si segnalò anche come scrittore di
criptozoologia, specialmente sull'argomento dello Yeti, si occupò anche di ufologia ed extraterrestri. È l'ideatore del termine globster usato per definire grosse masse organiche di origine non
identificata talvolta rinvenute sulle coste degli oceani.
Durante gli anni cinquanta e sessanta, articoli di Sanderson furono diffusamente pubblicati sulle pagine delle riviste popolari di avventura come True, Sports Afield e Argosy e anche nelle testate di interesse generale come il The Saturday Evening Post.
Morì di cancro negli Stati Uniti.
❖ Eredità ed influenza culturale
Oggi Sanderson è ricordato soprattutto per due suoi principali scritti sulla natura: Animal Treasure ( il resoconto di una spedizione nelle giungle dell'allora Africa Inglese Occidentale ), e
Caribbean Treasure ( il racconto di una spedizione in varie isole caraibiche e della Guyana Inglese ). Entrambi sono resoconti ben scritti e umoristici di queste spedizioni scientifiche, e
anticipano lavori successivi di scrittori-naturalisti come ad esempio Gerald Durrell.
Avvistamento dallo zoologo e ricercatore UFO Ivan T. Sanderson
Data: 2 ottobre 1958
Località: Vicino Blairstown, New Jersey, Stati Uniti
Poco dopo le 5:00, lo zoologo - naturalista Ivan T. Sanderson ha osservato un oggetto a forma di disco ( molto probabilmente un UFO ) effettuare delle manovre sopra il Delaware Water Gap in
Pennsylvania. Il disco piatto saltava avanti e indietro, apparendo a volte sotto sopra ( come una linea molto sottile ), a volte di forma ovale a circolare. E "scomparso una volta, ma subito
ricomparve e ha continuato la sua rapida giravolta, infine, accelerando verso ovest.
Fonte: NICAP / Richard Hall (1964)
Secondo una teoria resa celebre negli anni settanta dal biologo scozzese Ivan Sanderson, ci sarebbero sulla Terra 12 aree "maledette". Esistono alcune aree nel mondo che da anni suscitano
l'attenzione di scienziati e semplici curiosi, perché il rischio di non poter fare ritorno per raccontarlo è elevato.
Secondo la teoria elaborata negli anni Settanta dal biologo scozzese Ivan Terence Sanderson (nato il 30 gennaio 1911, morto il 19 febbraio 1973, famoso anche per le sue ricerche sullo Yeti e sul
Kongamato, di cui affermò di aver visto alcuni esemplari descrivendoli come gli antenati di tutti i pipistrelli) vi sarebbero in particolare 12 aree terrestri, dove, forse a causa di vortici
causati da correnti aeree o marine o da sbalzi elettromagnetici, nel corso della storia si sarebbero verificate centinaia di misteriose sparizioni. Questi 12 "vortici maledetti" (denominati anche
vortici vili o triangoli della morte) sarebbero localizzati a distanza regolare tra loro, 5 sul Tropico del Cancro (il Triangolo delle Bermuda, Mohenjo-Daro, Hamakulia, i megaliti dell'Algeria,
il Mare del Diavolo in Giappone), altri 5 lungo il Tropico del Capricorno (l'Isola di Pasqua, i megaliti dello Zimbawe, l'Anomalia del Sud Atlantico, il bacino di Warthon e la Fossa delle Nuove
Ebridi), oltre al Polo Nord e al Polo Sud terrestre e sarebbero in qualche modo legati ad anomalie del campo magnetico terrestre. Sulla mappa questi punti, che alcuni hanno soprannominato anche
"porte dell'Inferno" o "tombe del Diavolo", disegnerebbero i vertici di un icosaedro (un poliedro a 20 facce) quasi perfetto. I disastri attribuiti a qualche forma di energia distruttiva presente in queste zone sono innumerevoli, tra i più recenti
portati come prova dai teorici dei "vortici maledetti" vi sarebbe la scomparsa del volo della Malaysia Airlines MH370, l'aereo, in effetti, prima di svanire per sempre dai radar si trovava sopra
uno dei 12 vortici situato nel Pacifico.
Un altro aspetto discusso di questa vicenda riguarda un tweet inviato da un politico del governo Malesiano di nome Mohammad Nizar come risposta al presentatore televisivo Piers Morgan che
chiedeva il suo parere sul disastro.
Nel tweet si legge: "Individuato nuovo triangolo delle bermuda nelle acque del Vietnam, i dispositivi sofisticati di ricerca sono inutilizzabili!"
Le uniche prove scientifiche che dimostrerebbero l'esistenza di queste anomalie terrestri sono alterazioni del campo magnetico all'interno dei triangoli, fenomeno insufficiente, secondo gli scienziati, per giustificare delle sparizioni totali.