Ecco una nuova e fantastica iniziativa Silverland
Hai sempre voluto scrivere una storia e non sapevi dove farlo?
Adesso c'è Silverland story, inventa una storia con tutti i dettagli e i personaggi che vuoi, collocala nel periodo che più ti piace e scrivi senza limiti, Silverland penserà al resto.
Una volta che la tua storia sarà realizzata, inviala a silverland@live.it e la pubblicheremo su questo sito corredandola di una copertina e qualche immagine attinente al racconto.
Non ti dimenticare di riportare il:
Non perdere altro tempo, Silverland story ti aspetta!
Era una sera come tante altre nella periferia di Parhump Creek e Richard, stava sorseggiando una tazza di tè sotto il portico di casa sua, cosa che faceva tutte volte che voleva rilassarsi un po'. Marta, la moglie di Richard, stava effettuando le ultime pulizie di casa prima di andare a dormire, questo, perché il giorno dopo sarebbe stata una giornata lunga e faticosa, per cui, voleva portarsi avanti con alcuni lavori domestici che avrebbe dovuto fare il giorno dopo.
"Richard entra in casa s'è fatto tardi! Dai andiamo a letto che domani avremo un sacco di cose da fare" disse Marta affacciandosi alla finestra.
"Ancora qualche minuto" rispose Richard, che, in quel momento, era immerso nei suoi pensieri scrutando il cielo e accarezzando Billy, il suo piccolo bastardino dal pelo beige.
Durante questa pausa riflessiva, lo sguardo di Richard venne catturato dal passaggio di un corpo luminoso che attraversò tutta la linea dell'orizzonte per poi scomparire dietro i monti non molto
distanti da casa sua. "Dai vieni a dormire" tornò a dire Marta, "arrivo, arrivo" rispose Richard salutando con una carezza Billy che, in quel momento, era coricato al suo
fianco.
"Eccomi, perché tutta questa fretta?" domandò Richard,
"sei sempre il solito brontolone" ribatté nuovamente Marta "guarda che lo dico per te, domani ti devi alzare alle 7", " sì, si va bene " rispose Richard.
Una volta a letto, i 2 si salutarono affettuosamente scambiandosi un bacio "buona notte Marta", "buona notte Richard". Il giorno dopo, Marta si alzò prima di Richard e dopo essersi data
una bella rinfrescata al viso, mise il caffè sul fornello, accendendo anche la sua vecchia radio che teneva sulla credenza per ascoltare il notiziario locale, operazione che Marta faceva tutte le
mattine. C'era un buon profumo di caffè che aleggiava per tutta la stanza, il sole cominciava a filtrare dalle finestre e Richard era puntualmente in ritardo, "Richard alzati o facciamo
tardi, te l'avevo detto di andare a letto presto, non mi ascolti mai" disse Marta.
Dopo qualche minuto, Richard si affacciò alla porta con la faccia ancora piena di sonno, "buongiorno Marta, mmm che buon profumo di caffè, posso averne una tazza?".
"Certo, certo, te lo preparo subito, dormiglione!!".
In quello stesso istante però, il radiocronista interruppe bruscamente il normale corso di programmazione musicale per dare una notizia dell'ultimo minuto:
"Interrompiamo le trasmissioni per comunicarvi una notizia dell'ultimo minuto, questa notte, sul versante ovest di Death Valley c'è stata una violenta esplosione, di
cui non si conoscono ancora le cause. Tutte le unità di soccorso e la polizia stanno convergendo sul posto per verificare quanto è accaduto. La statale 56 verrà momentaneamente interrotta per
lasciar passare liberamente i mezzi di soccorso. Viene pertanto vietato il transito a tutti i veicoli.
Al momento non conosciamo le dinamiche dell'incidente, ma vi terremo aggiornati con la prossima edizione".
"Richard hai sentito?"
"Si! che strano, stanotte non mi sono accorto di nulla e nemmeno Billy ha abbaiato, mmm... adesso che ci penso però, ieri sera, prima di andare a dormire vidi una luce andare
proprio in quella direzione".
"Ma come una luce?" esclamò Marta
"Sì, un attimo prima di andare a dormire vidi una luce proprio sopra Death Valley"
"E non hai detto niente???"
"Ma tesoro, era solo una stella cadente, cosa avrei dovuto dire?"
"Lasciamo perdere, me lo racconterai più tardi, andiamo che siamo già in ritardo" rispose nuovamente Marta, i 2 poi salirono in macchina e si avviarono verso Parhump Creek.
Una volta arrivati, Marta scese subito dall'auto e si mise in fila alla posta.
In attesa del suo turno, ella non poté fare a meno di sentire da una donna che stava nella fila di fianco alla sua, che era in compagnia di un'altra persona, che il marito, uno dei pompieri
intervenuti sul luogo dell'incidente, le aveva riferito alcune cose strane.
Cosi, Marta si avvicinò per sentire meglio e udì testuali parole:
"mio marito era sul posto e mi ha detto che c'erano 2 corpi carbonizzati"
"Che cosa?? Carbonizzati??" disse l'altra persona in compagnia della moglie del pompiere.
"Zitta! Parla piano" disse la moglie del pompiere.
Marta rimase sbalordita dalla notizia appena udita, sbalordita a tal punto da non sentire la chiamata del suo numero.
"51..., ... 51 di chi è il numero 51?"
Dopo qualche istante..."Signora è il suo" disse una signora che stava dietro Marta "Ops mi scusi ero sopra pensiero " " eccomi, sono io il 51!".
Successivamente, Marta uscì dalla posta e, dopo aver effettuato tutte le altre commissioni, risalì in macchina con Richard per tornare a casa.
Strada facendo, Marta ruppe il silenzio, forse inquietata dalle parole di quella donna, al che, si girò verso Richard e disse:
"sai Richard, mentre ero in coda alla posta, una signora di fianco a me stava parlando dell'incidente di questa notte con un'altra persona e le ho sentito dire che in quell'incidente hanno
trovato 2 corpi bruciati"
"Che cosa???? " disse Richard
Per un attimo, anch'egli fu sbigottito dalla notizia, in fondo, a Parhump Creek non succede mai nulla e questa notizia spiazzò letteralmente Richard.
Lì per lì Richard tacque, ma qualche istante dopo bloccò Marta chiedendole:
"siamo a 2 Km dal bivio per Death Valley, ci andiamo? Voglio capire che cosa sta succedendo"
Senza esitare un solo secondo Marta rispose: "Si!"
Così, all'altezza del bivio, i 2 coniugi svoltarono proseguendo in direzione dell'incidente.
Dopo circa 5 Miglia dal bivio, Marta e Richard cominciarono a intravedere delle sagome che sbarravano la strada, Marta si girò di scatto verso Richard dicendo:
"Un posto di blocco? Ma che sta succedendo?"
E dopo qualche attimo, quelle che inizialmente erano solo sagome prendevano sempre più forma in agenti di Polizia.
Richard si fermò al posto di blocco e disse: "buon giorno agente, che succede?",
"mi dispiace, ma deve tornare indietro, la strada è bloccata e non si può proseguire" rispose l'agente.
"Ma io abito qui vicino, so che c'è stato un incidente, perché non posso proseguire?
Forse qualcuno s'è fatto male?" disse Richard con Marta al suo fianco più sbalordita di lui.
"Mi dispiace, ma non posso dirle altro, deve tornare indietro" rispose nuovamente l'agente.
"Dai Richard, andiamo via" disse Marta, "va bene, va bene ce ne andiamo" rispose tutto seccato Richard salutando con un cenno della mano l'agente, poi ingranò la retro e fece
marcia indietro allontanandosi dal posto di blocco.
Una volta tornati a casa, Richard non disse una parola, mentre Marta brontolò ancora per qualche minuto per poi tacere anche lei, a quel punto, Richard accennò alla moglie di dover andare
nel capanno degli attrezzi per prendere delle cose e, dopo qualche istante, uscì dalla sala da pranzo. Richard in realtà era pensieroso, stava rimuginando, si poneva delle domande che non
trovavano risposta su cosa poteva aver causato l'esplosione e al rifiuto degli agenti che gli avevano negato l'accesso al sito dell'incidente.
Avanti e indietro, avanti e indietro nervosamente, Richard non riusciva a darsi pace e continuava a camminare avanti e indietro all'interno del capanno, pensando e ripensando copiosamente a quale
poteva essere la risposta al suo quesito, quando, ad un certo punto, Richard si fermò...
..."Si! Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima???" disse Richard ad alta voce, egli si era ricordato che per andare sul luogo dell'esplosione c'era anche un'altra strada, una
vecchia scorciatoia di montagna realizzata dai minatori negli anni 50 che passava esattamente dalla parte opposta.
Colpito da questo lampo di genio, Richard decise di tornare in casa e, senza accennare nulla a Marta le chiese: "Amore a che ora si mangia?" e Marta rispose: "tra una
mezz'oretta" "ah bene c'ho una fame da lupi, dopo pranzo dovrei andare un attimo in paese a prendere dei chiodi per aggiustare il capanno".
"Ti è già passato il nervoso ?" chiese Marta, "si si, ma che me ne frega dell'esplosione, ho altre cose a cui pensare" rispose Richard.
Successivamente, Marta e Richard consumarono il loro pasto e, qualche minuto dopo il caffè Richard informò Marta che stava per andare in paese, cosa che le aveva già accennato in precedenza,
"non fare tardi" disse Marta, "non ti preoccupare, farò in un lampo" e uscì dalla porta sorridendo. Inizialmente Richard ripercorse la stessa strada fatta con Marta qualche ora
prima, questo perché, dalla casa dei coniugi c'era un'ottima visuale e si vedeva un lungo pezzo di strada, per cui, Richard non voleva far preoccupare Marta e, al tempo stesso, non voleva fargli
sapere dove stava andando, così, fece il giro più lungo.
Giunto dalla parte opposta della montagna e dopo aver controllato bene che non ci fosse nessuno nei paraggi, egli nascose la macchina dietro dei cespugli, poi si fermò nuovamente per valutare
bene il percorso da intraprendere e cominciò a salire lungo il costone.
Durante la salita, egli si rese conto che il costone che stava percorrendo non gli era del tutto sconosciuto e che, quella non era una montagna, ma, bensì, un vecchio cratere nato dall'impatto
con un meteorite qualche milione di anni fa.
Questo cratere, era stato reso noto a Richard dal padre Jonathan, che lo aveva portato a scalarlo in diverse occasioni quando lui era piccolo.
In quelle arrampicate con il padre e, solo dopo aver raggiunto la cima, Jonathan regalava sempre al figlio una fantastica e misteriosa storia di altri mondi, accompagnata sempre da una moneta di
cioccolato, questo, per dare a entrambi il tempo di riprendere fiato.
Questi racconti facevano letteralmente strabuzzare gli occhi a Richard.
Infatti, dopo ogni discesa, egli ripeteva in continuazione e per tutta la discesa dal cratere: "papà, papà, quando torniamo?"
"Presto figliolo, presto, ti è piaciuto vero?."
"si, molto e non vedo l'ora di tornarci per sentire un'altra storia"
Purtroppo però, il padre di Richard si ammalò improvvisamente e morì qualche anno dopo, togliendo cosi la possibilità a Richard di sentire altre fantastiche storie in compagnia di suo padre in
cima a quel cratere.
Il momento dei ricordi era lontano e Richard era adulto ormai, oggi, non si trovava in quel luogo per ascoltare un'altra fantastica storia, ma, bensì, per scoprire cosa si celava all'interno del
cratere e che cosa era successo.
Che motivo avevano gli agenti di bloccargli la strada?
Cosa stavano nascondendo?
Possibile che un semplice incidente necessitasse di un tale spiegamento di uomini e mezzi?
Queste e altre domande continuavano a fare capitombolo nella testa di Richard, ma, il momento della verità era quasi giunto, ancora pochi metri, ed egli sarebbe stato sul bordo del cratere e
avrebbe avuto la risposta che stava cercando.
Giunto finalmente in cima, Richard ebbe modo di vedere cosa si celava all'interno del cratere.
Richard non credette ai propri occhi: "Misericordia !!!" esclamò Richard "è un disco volante".
Quasi paralizzato dall'incredulità, dallo stupore e anche da una certa paura che gli percorreva tutta la schiena, Richard si sedette sopra di un masso ad ammirare quell'enorme disco volante
argenteo che si era schiantato proprio all'interno del cratere.
In quei momenti di assoluto stupore e di riflessione, Richard ripercorse in una frazione di secondo tutti i racconti del padre e, si rese conto, che alcuni di essi non erano solo dei racconti e
che forse, suo padre sapeva molto di più di quello che raccontava al figlio sotto forma di storia.
"Papà ora ho capito, non siamo soli !".