Trama e scheda del film Edge of tomorrow
Titolo originale: Edge of tomorrow
Regia: Doug Liman
Paese e Anno: USA 2013
Cast: Tom cruise, Emily Blunt
Fotografia: Dion Beebe
Montaggio: James Herbert
Musiche: John Powell
Produzione: 3 Arts Entertainment, Viz Media
Distribuzione: Warner Bros Italia
Genere: Fantascienza
Durata: 112 min.
Trama Edge of tomorrow
Un live action del romanzo omonimo scritto da Hiroshi Sakurazaka e illustrato da Yoshitoshi Abe.
La storia si svolge in un futuro prossimo in cui una razza aliena chiamata Mimics ha colpito la Terra con un implacabile assalto, lasciando in macerie le grandi città e uccidendo milioni di
esseri umani nella loro scia. Nessun esercito al mondo può eguagliare la velocità, la brutalità o la prescienza delle armi dei combattenti dei Mimic o dei loro comandanti telepatici. Ma ora gli
eserciti del mondo hanno unito le forze per un'ultima offensiva della resistenza contro l'orda aliena, senza una seconda possibilità. Il tenente Bill Cage (Cruise) è un agente che viene
retrocesso senza tanti complimenti e poi abbandonato senza addestramento ad una missione suicida. Cage viene ucciso in pochi minuti, riuscendo a portare con sé un Alpha. Ma, incredibilmente, si
risveglia a partire dall'inizio dello stesso giorno, ed è costretto a combattere e a morire di nuovo... e di nuovo. Il diretto contatto fisico con l'alieno lo ha gettato in un continuo loop
temporale, condannandolo a vivere più e più volte lo stesso combattimento brutale. Ma ad ogni passaggio, Cage diventa più duro, più intelligente, e in grado di combattere i Mimics con sempre
maggiore abilità, insieme al guerriero delle forze speciali Rita Vrataski (Blunt), che ha fatto fuori il più alto numero di Mimics di chiunque altro sulla Terra. Mentre Cage e Rita portano avanti
la lotta contro gli alieni, la ripetizione di ogni battaglia diventa un'occasione per trovare la chiave per annientare gli invasori alieni e salvare la Terra.
Trailer Edge of tomorrow
Recensione Edge of tomorrow
Gli alieni stanno seminando il terrore nella vecchia Europa. Tengono in giogo ormai l’intero Continente. Le forze terrestri affrontano con coraggio gli invincibili extraterrestri, ma non sembra
esserci scampo. Intanto, per ordini superiori, sul campo di battaglia viene gettato anche il tenente William Cage. Il nostro non ha mai conosciuto il fronte e riesce a resistere pochi minuti
prima di essere ucciso. Ma accade qualcosa: si risveglia all’inizio della giornata. E torna a vivere la stessa esperienza, compreso il triste epilogo. Salvo poi ripartire daccapo ad libitum.
Quando conosce l’esperta sergente Rita Vrataski, insieme con lei, capisce di essere finito in un loop temporale che potrebbe aiutarlo a sconfiggere il barbaro invasor. Sì, perché ogni giorno
servirà ai due per capire qualcosa di più sul nemico da annientare…
Un po’ ci ha colto di sorpresa. E non per una questione di scarsa fiducia nei confronti del regista Doug Liman. E neanche per una qualsivoglia crisi di rigetto all’idea di trovarci davanti a un
Tom Cruise in formato eroe. In questo secondo caso, poi, è talmente lontana la beatificazione yankee del superuomo che avremmo rischiato una gran cantonata. Nulla di tutto ciò, quindi. Edge of
tomorrow - Senza domani è un thriller fantascientifico ben costruito, mattoncino dopo mattoncino, come si farebbe con dei Lego livello avanzato. Le beghe militari mentre impazza l’invasione
aliena danno il là all’epopea spaziotemporale del tenente Cage, inviato allo sbaraglio contro gli spietati Et. Viene ucciso, si risveglia e ricomincia la giostra. Il pericolo della ripetitività
incombe, ma a ogni partenza qualcosa di nuovo riesce a coinvolgere. La soluzione è lì a portata di mano, ma la matassa va dipanata lentamente. L’incontro con Rita, l’impavida sergente, fornisce
la prima chiave. Il one man show sceglie di abdicare alla coppia, con tanto di scienziato – amico fidato di lei – pronto a spiegare per benino ogni evento. La rinuncia al trono per una
democratica condivisione (quasi) costringe agli sguardi languidi e all’apporto di Cupido alla causa. Per fortuna, l’esuberanza del piccolo dio alato è tenuta a bada da azione e fantascienza, e
non trascende quelle che sono delle semplici – seppur banali – gherminelle amorose. Ma non rimane molto tempo, il loop va, e una morte dopo l’altra, una ripartenza dopo l’altra, si ha il tempo
per ammirare uno sbarco in Normandia futuristico che ricorda da vicino quello più umano e contemporaneo di Salvate il soldato Ryan del maestro Spielberg. A zero sangue e milioni di chincaglierie
e ferraglie postmoderne. Anche qualche dose di sano umorismo fa capolino nelle vite ripetitive ma assolutamente intense dei due militi. E a proposito dei due piccioncini, è d’obbligo un plauso al
Cage tirato su da Tom Cruise così come alla Rita cesellata da una Emily Blunt massiccia e inca..ata più che mai. E se di luogo che conduce alla risoluzione del mistero se ne poteva scegliere
senza alcun dubbio uno meno inflazionato, al tirar delle somme si vien fuori dalla sala con una certa euforia.
Maria Pia De Rango