❖ Tutta la storia di Valerio Lonzi
Come per tanti altri casi simili, anche quello di Valerio Lonzi, non è supportato da alcuna prova che certifichi che il rapimento *sia accaduto realmente.
Secondo alcuni studiosi, il fatto che Lonzi sia l'unico testimone del fatto, porta a chiudere la questione come allucinazione. Secondo altri studiosi invece, l'ipnosi regressiva a cui Valerio Lonzi è stato sottoposto sarebbe facilmente condizionabile dall'ipnotista e pertanto non ha alcuna validità.
*Nota Silverland doverosa:
troppo spesso abbiamo letto di sedicenti esperti dichiarare che, in assenza di prove utili per spiegare un determinano caso/fenomeno, questo sia già sufficiente per etichettare come non pervenuto, successo, accaduto, falso o spiegabile.
Infatti e soprattutto, in ambito ufologico, l'assenza di prove (cercate principalmente dagli scettici che forse aspettano ancora l'arrivo della navicelle aliene sulle principali città del mondo in perfetto stile Independence day e che ignorano le infinite vagonate di prove di ogni tipo presenti sul web:, fotografico, documentale, audio, video etc.) continua ad alimentare la credenza che gli UFO non siano altro che: fenomeni naturali, allucinazioni di massa, errori di interpretazione, pareidolia (Fenomeno psicologico che porta le persone a vedere strutture ordinate e forme familiari in immagini casuali) problemi psichici etc.
Quindi, con lo stesso criterio di valutazione, cioè il nulla cosmico utilizzato da questi sedicenti esperti per dire che questo o quell'altro caso non sia avvenuto o comunque spiegabile; potremmo dire che: NON essendo supportato da prove certe e riproducibili che contraddicano un determinato fenomeno e/o avvistamento etc., qualsiasi spiegazione, dichiarazione e/o ipotesi è da ritenersi inaccettabile e che il caso rimarrà irrisolto/aperto fino a quanto non verranno fornite prove certe per spiegarlo.
Non abbiamo voglia di fare un lungo elenco, quasi infinito sulle spiegazioni/ipotesi che avrebbero dovuto spiegare determinati fenomeni, perché, credeteci sulla parola, alcune di queste spiegazioni rasentano la follia e mettono in seria discussione la figura stessa del sedicente esperto che, con "nonchalance", vuol far passare una stronzata (diciamolo all'italiana) per una spiegazione logica e attendibile.
Forse e senza essere dei complottisti, ma ormai questo è un dato quasi certo, tutto questo potrebbe far parte di un progetto di debunking a livello globale.
Basta guardare gli sviluppi in merito alle dichiarazioni di Grush rilasciate al Congresso americano nel 2023 per dire che un'operazione di debunking sia in corso; non mi stupirei infatti se dicessero che per qualche circostanza misteriosa Grush sia morto o finito in manicomio.
Ma torniamo al caso Lonzi...
Ma cosa è successo quel giorno del 1982?
Ce lo racconta lo stesso Valerio Lonzi da una trasmissione a cui ha partecipato nel lontano 1994, Il bivio, condotta da Enrico Ruggeri.
"Sono passati **12 anni e questa storia non ha ancora avuto una sua spiegazione".
È estate e al passo della Biscia, nell'entroterra di Chiavari (GE), un gruppo di scout ha eretto le proprie tende, i ragazzi si divertono, fanno la loro vita di scout e la sera si ritrovano tutti insieme intorno al fuoco centrale del campo mentre fanno i soliti discorsi da ragazzi o cantando qualche canzone accompagnati dal suono della chitarra.
Ma una sera, uno di loro, Valerio Lonzi, vede poco lontano, ad un lato di un granaio rudimentale, una strana luce che non dovrebbe esserci; non potrebbe allontanarsi, ma la curiosità lo spinge ad indagare.
Così, con un paio di amici si alzò e andò a controllare, la luce è quasi appoggiata per terra, i ragazzi si avvicinarono e puntarono la luce della loro torcia verso la sfera luminosa, ma, appena la luce colpì la sfera, questa cominciò ad affievolirsi per poi sparire del tutto.
Parole dello stesso Valerio Lonzi:
"abbiamo notato una specie di solco, circolare, dove pochi istanti prima c'era l'oggetto; l'erba era caldissima, quasi rovente. A quel punto, di comune accordo, decidemmo di non raccontare nulla, vuoi per l'incoscienza dei ragazzi di 14 anni e poi anche per il fatto che o avrebbero interrotto il campo, se si trattava di una cosa seria oppure ci avrebbero preso in giro se qualcuno aveva ingegnosamente architettato lo scherzo, per cui decidemmo di non raccontare nulla".
Valerio Lonzi e i suoi amici poi tornarono al fuoco, pensando di essere stati vittime di uno scherzo, le chitarre, i canti, le ragazze... Quando il campo smobilita, i ragazzi decidono di continuare a vedersi per continuare la serata, per trasgredire, per continuare da soli la festa.
V.L.:
"Io e altri 4 miei amici ci demmo appuntamento per prolungare la nottata fuori ehm.... anche per il gusto di trasgredire, anche perché dopo una certa ora non si poteva, se non ché, ci demmo appuntamento per mezzanotte dietro la mia tenda.
Purtroppo, uscii una quarantina di minuti prima perché respiravo male per via di una reazione allergica causata dalla polvere presente nella tenda; fatto sta, che uscendo dalla tenda, dietro di essa, vidi un mio amico, uno dei 4 amici che doveva vedersi con me a mezzanotte, con la testa reclinata, mentre da una mano teneva un'accetta (fatto abbastanza strano subito pensai) e dall'altra (mano) una torcia spenta.
Vidi nel viottolo che gli stava davanti, un viottolo molto lungo che taglia in 2 il bosco, 3 luci in avvicinamento. Pensai che potevano essere gli altri 3 amici che che stavano arrivando, ma, quando arrivarono a una distanza di circa 10 metri di distanza, bé, erano soltanto luci; cioè, non c'era niente e nessuno che le sorreggeva, fluttuavano a 1 /1,20 metri di altezza ed erano in fila indiana. Queste luci, che continuavano ad avvicinarsi al mio amico (che continuava a rimanere impassibile) avevano la consistenza del vetro, sembravano a tutti gli effetti delle palle da bowling come dimensioni e il materiale sembrava vetro smerigliato (traslucido), erano luminosissime, ma nonostante questo, non illuminavano il terreno circostante, cosa abbastanza strana. ...Arrivarono a distanza ravvicinata dal mio amico e effettuarono 2 giri in senso orario all'altezza del bacino, io impietrito, guardai queste 3 luci, queste 3 sfere e cercavo di capire cosa stesse succedendo ehm... una volta compiuti questi 2 giri, sempre fluttuando, a 1,20 metri di altezza circa si avvicinarono verso di me.
A quel punto, io accesi istintivamente la torcia e gliela puntai contro e... quando il fascio luminoso le investì, le luci si affievolirono di intensità fino a spegnersi totalmente.
Nel mentre, il mio amico si svegliò, ebbe come una specie di sussulto, come se fosse stato assopito o dormisse all'impiedi, si svegliò, si voltò e cominciò a tempestarmi di domande abbastanza sconnesse del tipo: cosa ci fai qui ehm.... che ore sono? Io gli dissi: cosa ci fai tu qui? Questa è la mia tenda, tu sei molto lontano, hai l'accetta in mano...
Queste domande non hanno tutt'ora una spiegazione".
I 2 ragazzi si resero conto che qualcosa non quadrava, l'amico aveva un vuoto (temporale) di 2 ore e a Valerio mancavano 45 minuti di ricordi e, quelle palle di luce, che svanirono senza motivo. Spaventati, i 2 ragazzi decidono di non fare parola con nessuno della loro avventura. Eppure, la mattina dopo, una strana agitazione anima il campo scout.
Gruppi di ragazzi commentano un fatto che nessuno dovrebbe conoscere, Valerio Lonzi è ancora perplesso e cerca la conferma che il suo orologio abbia avuto un black out.
V.L.:
C'è un buco di 45 minuti nella mia vita, proprio quei 45 minuti di quell'esperienza.
Il mio amico l'ha rimossa, non ne vuole sentir parlare, la ignora e fa di tutto per far decadere il discorso; per me invece è molto importante andare avanti, perché in quei 45 minuti può essere successo tutto o niente; sta di fatto che comunque sono passati **12 anni e io sono preoccupato e incuriosito allo stesso tempo.
**Nota Silverland:
12 anni all'epoca ma oggi 2024 gli anni sono 42.
...Poi il campo si conclude e, come tutti, dopo un'esperienza di 15 giorni all'aria aperta, anche Valerio sente la necessità di fare un bagno, pensando forse, che la sua avventura sia finita, ma non è così...
La mamma di Valerio:
(La mamma entra nella stanza di Valerio, che al momento era con la schiena nuda, ed ella vede qualcosa di strano) ...Valerio, Valerio che hai fatto? Che cosa sono questi segni nella schiena?...
V.L.:
...Non lo so, cosa devo dire, non lo so...
M. di V.:
...Hai due segni alla schiena, mi vuoi dire cos'hai fatto? Non possono venire da soli...
V.L.:
...Non lo so, non sono caduto, ne mi sono fatto male e non mi hanno picchiato, questo te lo posso garantire...
M. di V.:
...Per favore dimmi cosa è successo...
V.L.:
...Non è successo niente, comunque al campo è successa una cosa abbastanza singolare...
Quindi Valerio si sedette sul suo letto (mentre arriva anche il padre) e cominciò a raccontare ai genitori la sua esperienza al campo scout, pensando, di averli folgorati con un'esperienza senza pari.
Ma lo stesso Valerio venne folgorato a sua volta dal racconto del padre.
..."Il giorno che sapemmo che tua madre era incinta di te, decidemmo di dare la notizia ai parenti" gli racconta il padre, ma quando tornarono verso casa, notarono che c'era un qualcosa di anomalo, c'era un silenzio inusuale.
Istintivamente i genitori di Valerio affrettarono il passo, poi, una luce verde, intensa, innaturale sopraggiunse. Dall'oggetto volante uscì un raggio che scandagliò la madre dal basso verso l'alto.
Parole di Guido Lonzi in merito a quell'evento:
..."siamo stati investiti da un qualcosa di molto strano, che a mio avviso poteva essere, non so..., non so che cosa..., era un disco nell'aria che emetteva un raggio verdastro che ha colpito in pieno me e mia moglie; poi mia moglie ha avuto paura e siamo andati via di corsa, questo raggio è durato 4 o 5 minuti".
Finito il racconto del padre Valerio rimane di sale, ma intanto l'attenzione dei genitori torna alle cicatrici che il ragazzo porta sulla schiena, vogliono sapere da cosa sono state originate.
I genitori portarono Valerio da un medico loro amico.
G.L.:
Lo portammo da un nostro amico di famiglia e, dopo averlo visitato, disse che a suo avviso quelli erano segni chirurgici. Questi poi ci domandò se Valerio fosse mai stato operato di qualcosa e risposi che non era mai stato operato di niente, perché era sano in tutto.
Per Valerio Lonzi comincia così un pellegrinaggio da uno studio medico all'altro.
Parole di un medico Edoardo Guglielmino che visitò Valerio:
"Io ho avuto occasione di visitare tempo a dietro, anni fa, Valerio Lonzi, in un soggetto che mi sembrava perfettamente orientato e del tutto normale, anche come comportamento; ma, avevo notato, a richiesta, la presenza di esiti di cicatrici nella regione dorsale.
Quello che è certo, in questo soggetto, che ripeto: un soggetto del tutto normale, come diciamo noi, ben orientato nel tempo e nello spazio, persistono questi esiti cicatriziali sui quali
certamente si può fare un'indagine di ogni tipo, non escludendo un'indagine di tipo psicologico, oppure, addirittura, confinare come può accadere nel regno del mistero.
I genitori decisero quindi di fare esami più accurati portando il figlio all'ospedale dove venne sottoposto a numerose analisi. I risultati furono sorprendenti, i tagli sembrano cicatrizzazioni di suture, ma c'è dell'altro; Valerio si rivelò refrattario ai vaccini e le sue ossa mostravano già una calcificazione di un uomo formato, mentre in una condizione di normalità, dovrebbe essere ancora in pieno sviluppo. Insomma, la sua crescita è finita, ma Valerio aveva solo 14 anni.
❖ I resoconti dele sedute di ipnosi
I resoconti delle ipnosi regressive di Valerio Lonzi furono descritte nel libro di Corrado Malanga nel 1998. Corrado Malanga racconta le difficoltà incontrate, i successi conseguiti, le incredibili scoperte e sconcertanti rivelazioni con cui ebbe a cimentarsi nel corso del lavoro di emersione dei ricordi sepolti nella memoria di Valerio Lonzi.
Ciò che sarebbe venuto fuori da ben 2 anni di analisi ipnotica è che Lonzi sarebbe stato vittima anche di altri rapimenti durante la sua adolescenza.
Nella sua infanzia più volte avrebbe avvistato degli UFO e avrebbe avuto sogni lucidi in cui era in compagnia di alieni Grigi. Valerio dice di non ricordare niente, non ricorda alieni, non ricorda il tavolo delle operazioni, non ricorda le cose che quegli esseri gli dissero.
Evidentemente gli alieni hanno formato/effettuato qualche forma di ipnosi e condizionato la sua mente per cancellare l'esperienza vissuta. Non ha rimosso l'esperienza, ma solo, non è stato messo in grado e/o nella condizione di ricordare da menti e intelligenze superiori.
Lonzi però non giura che il suo racconto sia la pura verità, ma è comunque convinto di ciò che afferma, perché è cosciente di non mentire assolutamente.
C'è chi sostiene che alieni dotati di una tecnologia talmente avanzata che gli permette di affrontare viaggi interstellari per noi inimmaginabili, sarebbero in grado di cancellare dalla mente di un individuo ogni ricordo di un particolare momento, tanto che Lonzi non appare angosciato, traumatizzato ne terrorizzato dall'esperienza come altri rapiti.
Sono gli stessi alieni che eseguono suture chirurgiche visibili.
Oggi Valerio Lonzi vive a Genova, dove nel centro storico gestisce un Pub in stile Irish con una spiccata propensione per i miti e le leggende che caratterizzano le terre irlandesi e fa lo scrittore. Ovviamente i libri che scrive parlano di misteri e fantascienza.
Per quanto riguarda il caso di UFO e alieni, siamo un po' tutti, chi più chi meno e, per dirla come Dante: tra coloro che son sospesi.
A volte è più facile credere e a volte proprio non ci riusciamo, ci sono esperienze che è difficile prendere sul serio. Purtroppo, abbagli, imbrogli, fake, ciarlatani, profittatori, mitomani abbondano, con il risultato che valutare la veridicità di un'esperienza, soprattutto in assenza di prove tangibili è decisamente troppo difficile.
Non è possibile avere la certezza che l'esperienza raccontata sia vera o falsa, quindi, prendiamo tutto con il beneficio del dubbio, sperando, che ci sia sempre meno gente a rendere ridicola la domanda più bella e angosciante dell'Universo:
siamo soli?
By Crazy Granny