Durante il Gp di F1 di Spagna, la Fondazione Mirò ha realizzato a Barcellona un'importante mostra a cui a partecipato anche l'artista Americano Brian Rea.
L’artista illustratore di Los Angeles, ma ora residente a Stoccolma, consulente di clienti quali Herman Miller, Kate Spade, Honda, Billabong e MTV, ha realizzato due “murales” sul tema delle fobie umane. E tra queste ci sono pure i dischi volanti.
“Non abbiate però paura di questi murales” invoca l’artista che ripercorre la strada che l’ha condotto a realizzare questo tipo di opera.
“Nel 2008 vivevo ancora a New York: dopo undici anni trascorsi lì ho deciso di fare l’inventario delle cose che maggiormente ci spaventano.
Ho considerato sia il mio caso, sia quello delle persone che ho conosciuto e incontrato nella Grande Mela: ho scoperto che le paure delle quali siamo vittima sono numerose e di varia natura. Così, ho cominciato a catalogarle: paure fisiche, naturali, politiche, emotive, casuali, occasionali e così via”.
Alla fine, ha messo mano al gesso e, su un fondo nero, si è dedicato a fissare le parole o le frasi associabili a ciascuna fobia.
Ma su un altro “mural”, alla Fondazione Mirò collocato in posizione opposta rispetto all’altro, Rea si è concentrato e ha sviluppato il leit motiv di una sua particolare e speciale fobia: quella nei confronti degli UFO.
“Ho così deciso di fare un’opera riassuntiva.
Ho speso alcuni mesi a ricostruire gli avvistamenti di oggetti volanti negli ultimi 50 anni e mi sono preso la briga di annotare le caratteristiche indicate dai testimoni”.
Alla fine ha tenuto i casi più interessanti, vuoi per le circostanze in cui si sono svolti, vuoi per le forme degli Ufo stessi, vuoi perché chi li ha osservati è rimasto davvero impaurito: sul “mural” ha riportato forme discoidali classiche, triangoli, globi, sigari, boomerang, oggetti pulsanti, corpi che sputano fiamme.
Insomma, di tutto un po’: ed è davvero impressionante verificare quante forme gli Ufo possono avere, anzi hanno avuto.
Per ciascuno di essi, poi, Rea ha aggiunto anno, luogo e dettagli dell’avvistamento.
La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 6 giugno.
Se capitate a Barcellona, vale la pena di farci un salto (anche per le opere di Mirò, ovvio).
E magari è pure il caso di porsi una domanda: proprio tutti ubriaconi, fuori di testa, “trippati” o esaltati, coloro che hanno visto certe cose?
Non sempre le paure nascono da proiezioni del nostro inconscio…
The UFO Handbook is a Cosmology book from around the 1970s, The original has been condensed and redesigned into a spotter's guide type publication, complete with UFO type charts and case studies. This is not a live brief, and all credit goes to Allan Hendry, the original Author. This brief is part of a module submission for BA(Hons) Graphic design at Leeds College of Art.
Il Manuale UFO è un libro di Cosmologia dal circa 1970, l'originale è stato riassunto e ridisegnato in pubblicazione del tipo guida spotter, completo di cartine UFO e casi di studio.
Queste non sono istruzioni dal vivo e, tutto il merito va all'autore originale, Allan Hendry.
Questo riassunto fa parte di un modulo per la presentazione di arte grafica, BA (Hons), al college Art di Leeds
Selected pages from the book U.F.O. - a product of the Combustive Motor Corporation - published in 2006 by powerHouse books.