Gastroenterologo diplomato alla Facoltà di Rio de Janeiro e pioniere dell'ufologia in Brasile è nato il 9 Giugno 1924, figlio del deputato Armando Fontes.
Ha praticato la funzione di Capo Reparto della sua specialità presso la Facoltà Nazionale di Medicina a Rio de Janeiro. E' stato un medico della Santa Casa della Misericordia.
Sposato con D. Tereza P. da Silva. Morí il 9 Maggio, dopo un breve malattia a causa di un cancro molto aggressivo. Amico del famoso ufologo francese Aimé Michel, il Dr. Olavo condivise le sue riflessioni sulla "Ortotenia". In un'intervista a "Voice of America" nel Maggio 1967, il Dr. Olavo predisse un'ondata di
avvistamenti UFO in tutto il mondo che realmente si verificò nel mese di Settembre 1967. Studiò il caso di Antonio Villas
Boas e seguì anche il caso dell'esplosione di Ubatuba avvenuta nel 1957.
Secondo i rapporti, il Dr. Olavo ricevette dal giornalista Ibrahim Sued del materiale che fu inviato per l'analisi in laboratori in Brasile e negli Stati Uniti.
Il caso fu studiato dall'ufologo brasiliano Olavo Teixeira Fontes, che inviò alcuni dei frammenti al Reparto Produzione Minerale del Ministero dell'Agricoltura per essere sottoposti ad esame
spettrografico. Il risultato dell'analisi del 29 Settembre dello stesso anno, indicò che pezzi metallici, ciascuno del peso di 0,6 grammi, erano di magnesio puro.
Solo che la produzione di strutture di magnesio puro era impossibile per la tecnologia dell'epoca. I pezzi furono in seguito analizzati anche dai tecnici della Commissione di Energia Atomica Dow e per l'università del Colorado negli Stati Uniti, che riscontrarono che i campioni furono prodotti da fonderie per solidificazione direzionale.
La cosa sorprendente è che questo tipo di fusione non era stata ancora studiata nel 1957.
Il caso di Ubatuba ebbe una ripercussione internazionale ed è uno dei tanti casi che hanno lasciato la prova concreta dei dischi volanti.
Un sentito ringraziamento per la traduzione dal nostro inviato Max dal Brasile.
Attorno al 10 Settembre 1957, un oggetto volante non identificato a forma di disco venne visto precipitare ed esplodere nei pressi della città brasiliana di Ubatuba da diversi testimoni.
Pochi giorni dopo, uno di questi, rimasto anonimo, scrisse una lettera al giornale O Globo, raccontando ciò che aveva visto e includendovi 3 frammenti del misterioso oggetto da lui raccolti sulla spiaggia. Il giornalista brasiliano di O Globo Ibrahim Sued, a sua volta, interpellò un giovane già noto ufologo dell'epoca, il Dr. Olavo Teixeira Fontes, medico stimato.
Ha così inizio la saga dei frammenti di Ubatuba, fra analisi diversamente interpretate, frammenti andati "incredibilmente" persi o distrutti ed ingerenze ufficiali e militari.
Proprio a questo riguardo, Olavo Teixeira Fontes avrebbe scritto una lettera assolutamente riservata e dal contenuto sensazionale a 2 collaboratori americani: Coral e Jim Lorenzen, figure ormai storiche che hanno dato un grande contributo all'avvio della ricerca ufologica "privata" con la fondazione dell'APRO (Aerial Phenomena Research Organization) a partire dal 1952. La lettera, scritta nel 1958 e pubblicata per la prima volta nel 1986 nel
libro UFO Crash at Aztec di William S. Steinman & Wendelle C. Stevens, viene riportata anche nel libro Above Top Secret di Timothy Good e per quanto non si tratti di un documento rilasciato
ufficialmente dall'archivio dell'APRO, (e dunque "trapelato" in via del tutto ufficiosa, in forma di microfilm) merita di essere presa seriamente in considerazione, considerata l'importanza delle
informazioni in essa contenute.
Nella lettera, il medico riporta dettagliatamente le informazioni rivelategli da 2 ufficiali dell'Intelligence della Marina in visita non ufficiale sul "problema dei dischi volanti".
I 2 agenti, racconta Olavo Teixeira Fontes, erano interessati, naturalmente, ai frammenti dell'oggetto schiantatosi ad Ubatuba in suo possesso.
Da principio, l'atteggiamento è quello "intimidatorio":
"lei sa troppe cose che non è autorizzato a sapere" e ancora, "le sue ricerche riguardo quei frammenti sono del tutto indesiderabili e potrebbero risultare pericolose per lei.
Vorremmo consigliarla di interrompere tutte le sue indagini relative a quei frammenti.
Chiediamo inoltre, che tutti i campioni in suo possesso ci vengano consegnati il prima possibile".
Olavo Teixeira Fontes, che non era uno sprovveduto, non si lasciò intimidire, così, i 2 cambiarono tattica, offrendo una sorta di scambio, l'ufologo sarebbe stato dunque sulla giusta strada nella
sua ricerca sugli UFO ma non poteva conoscere il quadro completo della situazione. In cambio di un frammento e del suo silenzio riguardo a quella visita ufficiosa, avrebbe conosciuto la verità
sulla questione dei dischi volanti, o almeno, gli sarebbero state rivelate le conoscenze militari e governative d'allora sull'argomento.
Se Olavo Teixeira Fontes avesse reso pubblico quell'incontro e quelle rivelazioni, sarebbe seguita una decisa smentita ufficiale e discredito verso la sua persona facendogli perdere ogni credibilità. Una tecnica molto sfruttata, a quanto pare, nell'ambito della ricerca "scomoda alle autorità". Olavo Teixeira Fontes muore nel 1968 di una forma particolarmente aggressiva di cancro che gli lascia solo pochi mesi di vita.
La sua fine prematura, nel bel mezzo delle sue ricerche e si mormora, poco prima della pubblicazione di importanti risultati, ha portato alcuni a sospettare che la malattia sia stata provocata artificialmente per mantenere la segretezza su determinati argomenti.
Mancano comunque prove o elementi a sostegno di questa tesi e, l'unica cosa certa, fu la grave perdita per la comunità ufologica rappresentata dalla scomparsa di un ricercatore della sua competenza e del suo coraggio. A seguire un estratto della lettera in cui vengono elencati i punti fondamentali del problema UFO raccontati a Olavo Teixeira Fontes.
1 piede = 0,3048 m = 30,48 cm
1 pollice = 2,54 cm
In tutto sono stati trovati i corpi dell'equipaggio, alti da 32 - 46 pollici e, in tutti i casi, morti. Gli esami dei corpi hanno mostrato che erano umanoidi, ma non della Terra.
In alcuni casi, le cause degli schianti sono state determinate con certezza, ma, in altri, queste non erano evidenti. Tutte le navi presentavano la forma generica di piatto con la cabina in cima.
Tutte erano assemblate con segmenti di metallo molto leggero, disposte in un intrico e fissati insieme attorno alla base. Non vi erano segni di questo sulla superficie esterna della nave. Alcuni
avevano degli oblò fatti con un tipo di vetro sconosciuto e molti materiali sconosciuti sono stati trovati dentro la nave.
3. Esami degli strumenti e dei congegni trovati, hanno mostrato che le navi erano spinte da un campo elettromagnetico estremamente potente.
Indizi indicano che si tratti di un campo elettromagnetico oscillante ad alto voltaggio che produce un qualche tipo di effetto gravitazionale non ancora compreso.
4. Tutte le navi sono state meticolosamente smantellate e studiate.
Sfortunatamente, il problema fondamentale non venne risolto; come venivano prodotti i campi e quale era la fonte delle enormi quantità di energia elettrica rilasciata in questi campi. Non vennero trovati indizi in nessuno dei dischi esaminati.
Apparentemente, traevano energia dal nulla. Vi sono d'altra parte, indizi che gli UFO di grandi dimensioni usino qualche tipo di motore atomico e che, potrebbe essere in grado di trasmettere energia elettrica dal momento che attualmente noi la veicoliamo attraverso i fili. Se questo fosse corretto, una centrale di energia nucleare posizionata al di fuori della nostra atmosfera, potrebbe fornire energia ad un'intera flotta di velivoli più piccoli in azione nella nostra atmosfera.
Nessuna di queste navi più grandi è stata catturata, finora.
5. I nostri scienziati potrebbero costruire una nave mossa da un campo elettromagnetico rotante ed oscillante simile se conoscessero qualche metodo per trasformare l'energia rilasciata da/in un
reattore nucleare direttamente in energia elettrica. Il problema non è ancora stato risolto.
6. Questi visitatori dallo spazio esterno sono pericolosi quando intercettati e decisamente ostili se attaccati*. Abbiamo già perso molti aeroplani nel
tentativo di abbatterne uno. Non abbiamo difese contro di essi, fino ad ora.
Surclassano facilmente qualsiasi nostro caccia che non ha difese contro di essi.
Anche i missili guidati sono inutili, possono volare persino più velocemente e aggirarli come se fossero giocattoli o, possono interferire con i loro sistemi elettrici dopo il lancio rendendoli
inoffensivi e potrebbero (se volessero) farli esplodere prima che raggiungano l'obiettivo. Hanno provocato lo schianto di aerei militari, sia a propulsione che jet e di linea, interferendo con i
loro sistemi elettrici.
Non sappiamo se questo è un effetto collaterale dell'energia del loro campo magnetico o il risultato di qualche tipo di arma, forse, qualche tipo di raggio ad alta frequenza.
Hanno anche armi a lungo raggio terribilmente distruttive che sono state usate senza pietà contro i caccia*¹.
Ad esempio: un intercettatore USA con un equipaggio di 2 decollò per inseguire un UFO.
La loro missione, come sempre, era di farlo atterrare*², o abbatterlo*³, se necessario.
Usarono le loro armi e la risposta fu immediata e terrificante. Istantaneamente, tutte le parti metalliche dell'aereo si disintegrarono, distrutte in migliaia di frammenti e i piloti*⁴ si ritrovarono seduti nel vuoto. Nessuna parte metallica venne risparmiata.
Un pilota rimase ucciso*⁵, l'altro visse per raccontare l'accaduto.
Vi sono indizi che questa arma terribile sia un raggio ultra-sonico di qualche tipo che distrugge il legame molecolare delle strutture metalliche.
Possono paralizzare i nostri sistemi radar ed interferire con la radio e la TV e anche provocare il corto circuito delle nostre centrali elettriche.
7. Fino ad ora non hanno mostrato alcun interesse a contattarci*⁶.
Stanno, ovviamente, preparando un qualche tipo di enorme operazione militare planetaria per agire contro di noi*⁷. Non abbiamo idea di che tipo di operazione
si tratti.
Vi sono comunque 3 possibilità*⁸:
A - Guerra totale, seguita da atterraggi di massa, per distruggere le nostre potenze, schiavizzare la popolazione rimasta e colonizzare il pianeta.
B - Azione di polizia per fermare i nostri piani per la conquista dello spazio, ed evitare il nostro pericoloso progresso nel campo delle armi atomiche; questo richiederebbe atterraggi di massa e
l'occupazione di punti strategici con la forza in aree limitate di interesse vitale per i loro scopi.
C - Interferenza "amichevole", seguita da intimidazione militare per farci acconsentire ai loro piani, qualsiasi essi siano: evitare guerra aperta o qualsiasi altro tipo di interferenza diretta:
pattugliamento ed eventuali azioni di polizia solo al di fuori della nostra atmosfera.
8. Tutte le autorità militari e governative del mondo sono informate della situazione.
E' in atto uno scambio di informazioni attraverso i servizi segreti e le conferenze militari top-secret che si tengono periodicamente per discutere gli sviluppi a riguardo.
La Marina brasiliana ad esempio, riceve mensilmente rapporti classificati da parte della Marina USA e, a sua volta, invia le proprie informazioni.
Un simile contatto esiste tra esercito e l'aeronautica.
Sono coinvolti alcuni ufficiali di alto rango nel Comando Supremo, il Consiglio di Sicurezza Nazionale, pochi scienziati ad esso collegati e alcune organizzazioni civili che stanno portando
avanti ricerche su progetti militari.
9. Tutte le informazioni sull'argomento UFO non sono solo classificate o riservate per uso ufficiale, sono TOP-SECRET. Autorità civili e ufficiali militari in generale non sono autorizzati a
sapere. Persino il nostro Presidente non è al corrente di tutta la verità*⁹.
10. Le autorità militari di tutto il mondo sono d'accordo che la gente non debba sapere niente del problema. Alcuni gruppi militari ritengono che una tale conoscenza comporterebbe uno shock
tremendo*¹°: sufficiente a paralizzare la vita nei paesi per molti anni nel futuro. D'altra parte, ritengono che il riconoscimento dei dischi volanti (come lo
è ora - 1958) potrebbe durare altri 10 anni - la gente non potrebbe essere controllata per così tanto tempo e il pericolo di panico incontrollato sarebbe alto.
Inoltre, la probabilità di un'interferenza UFO ostile (descritta nel punto 7.) è stimata ancora come essere al 50% ed esiste ancora un 10% di probabilità che la loro ostilità sia consequenziale ai nostri attacchi contro le loro navi.
A causa di tale possibilità, stiamo cercando di renderli consapevoli che vorremmo stabilire un contatto pacifico, di conseguenza, gli ordini sono, attualmente, di evitare qualsiasi ulteriore
attacco contro i loro velivoli.
Questa politica è stata generalmente adottata, con l'eccezione di alcuni paesi che hanno ancora dei folli nell'Aeronautica che la pensano diversamente.
Non sappiamo se gli UFO reagiranno a queste misure poste in atto recentemente.
Ma ci auguriamo di sì.
11. Per nascondere la verità al pubblico, è stata attuata per molti anni una censura attentamente pianificata. Tale politica consiste nel debunking dell'intero problema-UFO, la migliore arma che
possiamo usare a tal fine.
La ridicolizzazione è uno strumento efficace contro molte persone che cercano di informare il pubblico, ma si rendono spesso necessarie altre misure, soprattutto contro coloro in possesso di prove, che, se rese pubbliche, farebbero aprire gli occhi alla gente.
In alcuni paesi, sono stati ridotti al silenzio con la forza.
Quando questo non è possibile è stato usato ogni genere di espediente per rendere inutili le loro prove. In alcuni casi è stata usata la violenza. Siamo dispiaciuti di questo, ma non abbiamo altra scelta; manterremo il segreto ad ogni costo.
Non siamo interessati al cosiddetto "diritto inalienabile" della gente.
Giusto o sbagliato, noi, i militari, faremo il nostro lavoro e nessuno ci fermerà.
Lavinia Pallotta
Considerazioni e domande personali:
* - Sfido chiunque a non difendersi in caso di attacco.
*1 - Forse perché hanno capito che in quel momento i caccia non si trovavano li per caso e che non avevano buone intenzioni?
*2 - E in caso contrario?
*3 - Come volevasi dimostrare, ecco le buone intenzioni.
*4 - Da notare, i piloti sono stati risparmiati.
*5 - Non conosciamo la dinamica esatta che possa attribuire la morte del pilota ne un'eventuale responsabilità.
*7- Certo che non devono essere così intelligenti allora. Di solito, quando si decide di attaccare o di invadere, non si aspetta che il nemico, in questo caso noi, possa creare le condizioni per difendersi, ma lo si attacca subito. Ma cosa stanno aspettando?
Forse non è nelle loro intenzioni? In fondo, se avessero voluto farlo, lo avrebbero potuto fare già centinaia di anni fa o addirittura millenni fa, perché aspettare?
*8 - Questi punti lasciano il tempo che trovano e chi li avrebbe definiti visto che al punto7 è stato detto chiaramente che non ci hanno mai contattato?
*9 - Qui un'altra domanda è d'obbligo: ma gli americani non hanno sempre detto che gli UFO non esistono? Ma allora di cosa stiamo parlando?
*10 - Secondo alcune indiscrezioni e teorie del complotto da parte di molti ufologi, i più preoccupati sarebbero proprio i potenti, perché con la comparsa di una civiltà aliena superiore "loro" perderebbero il comando. Per cui, penso che lo shock in primis verrebbe a loro.
Secondo un'indagine americana NGS, il 77% degli americani crede che ci siano segnali che gli alieni abbiano già visitato la Terra, dunque, che esistono.
E nel resto del mondo? Dovendo quantificare in numeri tenendo conto che sulla Terra ci sono 7.400.000.000 (in crescita) persone e prendendo solo il 25% e non il 77%, 1.850.00.000 persone credono agli UFO, ma siamo sicuri che la percentuale sia molto più alta.
Degli UFO si parla e si scrive molto, ma si sa poco.
Per gli ufologi sono la chiara manifestazione della presenza degli extraterrestri sul nostro pianeta, almeno per larga parte di essi e per gli scettici un fenomeno che può essere ricondotto a fenomeni naturali o artificiali prodotti dall’uomo e male interpretati dagli osservatori, qualche volta, per alcuni critici, in malafede.
Gli UFO raramente lasciano tracce al suolo e ancora meno frammenti analizzabili; uno dei pochi casi conosciuti di frammenti UFO sono quelli risalenti all’incidente di Ubatuba, in Brasile, un caso poco conosciuto ma certamente molto interessante.
Il fatto risale al giorno 14 Settembre del 1957, quando Ibrahim Sued, editorialista del quotidiano “O Globo”, edito a Rio de Janeiro, ricevette una lettera nella quale si parlava di un incidente UFO avvenuto in Brasile; alla lettera erano allegati 3 frammenti di metallo bianco.
Secondo quanto riportato nella lettera, l’incidente, che avrebbe coinvolto un UFO, sarebbe avvenuto nei pressi di Toninha Beach, nel comune di Ubatuba, un centro di circa 80.000 abitanti nello stato brasiliano di San Paolo.
La lettera ricevuta da un lettore rimasto anonimo, che raccontava di avere avvistato in cielo un UFO a forma di disco mentre pescava insieme ad alcuni amici sulla spiaggia di Ubatuba.
L’UFO volava in direzione della spiaggia ad alta velocità; quando, ad un certo punto, si sarebbe diretto verso l’alto per poi esplodere precipitando al suolo in frammenti, la maggior parte dei quali finì in mare. Lo sconosciuto autore della lettera affermava di avere recuperato alcuni di quei frammenti caduti sulla spiaggia e di avere inviato un campione di 3 frammenti nella busta insieme alla lettera. I campioni sarebbero stati recuperati qualche giorno prima e la firma sulla lettera non era comprensibile.
Un ufologo, il brasiliano Olavo Teixeira Fontes si interessò alla cosa dopo aver letto l’articolo e propose a Sued di far eseguire delle analisi sui frammenti.
Un amico di Fontes indirizzò Sued al Laboratorio di produzione minerale, una divisione del Dipartimento di produzione minerale del Ministero dell’Agricoltura.
Le analisi preliminari sui frammenti vennero svolte da Davis Goldscheim, assistente del direttore del laboratorio di produzione minerale Dr. Fritz Feigl.
L’assistente ipotizzò si trattasse di un frammento di meteorite ma Feigl riteneva improbabile tale ipotesi vista la leggerezza del campione.
Il frammento consegnato da Fontes, da lui registrato con il N. 1, fu diviso in più parti, due furono inviati alla sezione di spettrografia della dottoressa Luisa Maria Barbosa.
L’analisi rivelò che il metallo era magnesio quasi puro.
Furono condotte altre analisi, Fontes si rivolse anche al Dr. Elson Texeira, specialista di analisi spettrochimiche presso lo stesso laboratorio, chiedendo di determinare la purezza del magnesio con precisione. Le analisi confermarono quanto si sapeva, il magnesio era quasi puro. Fontes inviò un altro frammento al Laboratorio di cristallografia diretto dal Dr. Elysiario Tavora Filho; le analisi eseguite dal Dr. Augusto Batista confermarono la mancanza di impurità nel campione.
La notizia poteva confermare che quello che gli ufologi affermavano da decenni era una realtà, infatti il magnesio quasi puro non si trova nei meteoriti e in quegli anni non esistevano tecniche di produzione di magnesio con quella purezza.
Le analisi portarono alla completa distruzione dei frammenti e quelli rimanenti ricevuti da Sued e contrassegnati da Fontes con i numeri 2 e 3 furono inviati in USA all’APRO per ulteriori analisi. Un frammento del campione n. 2 fu consegnato al laboratorio della Commissione per l’Energia Atomica (AEC); le analisi eseguite nel Settembre 1958 riscontrarono nel frammento di magnesio la presenza di altri elementi, alluminio, silicio e ferro soprattutto. Gli ufologi però reputavano ancora valida la teoria che il frammento fosse di origine extraterrestre e artificiale, in quanto, la composizione era diversa da quella del magnesio disponibile a scopi commerciali. Nel 1967 il campione n. 3 fu consegnato al Dr. Roy Craig dell’Università del Colorado; ma questa volta l’analisi diede un esito diverso, il magnesio non era cosi puro come dicevano le analisi svolte in Brasile, forse perché si erano usate tecniche datate e il magnesio in questione conteneva dello stronzio, elemento che generalmente non si trova mai con il magnesio, Craig riuscì anche a fare una scoperta, una ditta, la Dow Chemical Company, aveva realizzato delle leghe con magnesio arricchito di stronzio. Craig comparò il magnesio di Ubatuba e un campione di magnesio fornito dalla Dow Chemical; l’analisi venne eseguita nel Febbraio 1968 e risultò che il magnesio di Ubatuba era addirittura meno puro di quello prodotto dalla Dow e se il magnesio di Ubatuba era meno puro, non doveva essere per forza di origine aliena.
Il risultato delle analisi venne riportato nel rapporto della Commissione Condon.
I risultati ottenuti da Craig furono messi in discussione da alcuni ufologi che sostenevano che il frammento n. 1 fosse più puro degli altri 2, ma Kevin Randle, ufologo anche lui, ammise che non c’erano prove a sostegno di questa ipotesi e che i frammenti di Ubatuba non possono essere di origine extraterrestre per via delle troppe contraddizioni in gioco.
Perché il magnesio attirò tanto l’attenzione degli ufologi?
I composti di magnesio, soprattutto l’ossido di magnesio, sono usati principalmente come materiale refrattario nei rivestimenti delle fornaci per la produzione di ferro e acciaio, metalli non ferrosi, vetro e cemento. Combinato in lega, specialmente con l’alluminio è essenziale per componenti strutturali nell’industria missilistica, aeronautica, automobilistica e dei macchinari. Forse il frammento secondo alcuni ufologi poteva far parte di una macchina volante. Ma non sappiamo nulla di chi avvistò il presunto UFO e raccolse i pochi frammenti, nessuno ha mai dichiarato di aver vergato quella lettera e non si sa nulla della provenienza dei frammenti che appaiono per la prima volta nelle mani di Sued.
Lo stesso campione, ironia della sorte è andato perso, come spesso capita quando qualcuno interagisce con qualcosa che definisce extraterrestre.
Il caso, visti i pochi dati certi e la mancanza di una fonte primaria accertata si smonta da solo, non è possibile nemmeno al più esperto e fantasioso ufologo cavalcare il caso di Ubatuba come possibile evento extraterrestre, ecco perché casi del genere sono poco conosciuti.
L’analisi del campione rivelò che si trattava di magnesio puro al 99,99%.
Sued affidò i pezzi di metallo al Dr. Olavo Teixeira Fontes, che a sua volta ne aveva già analizzato uno presso il Laboratorio di produzione minerale del Dipartimento di Produzione Minerale del Ministero dell'Agricoltura brasiliano.
Il Dr. Olavo Teixeira Fontes consegnò personalmente i campioni al capo chimico, il Dr. Fiegl, uno specialista di fama internazionale. La prima analisi effettuata servì a dimostrare che si trattava effettivamente di frammenti metallici e il risultato si rivelò positivo.
Uno dei frammenti originali, designato come campione N°1 venne suddiviso da Olavo Teixeira Fontes in altrettanti pezzi e uno di questi, venne inviato ad un altro laboratorio per l'analisi della sezione spettrografica che venne condotta dalla Dottoressa Luisa Maria A. Barbosa.
Anche questa analisi confermò le precedenti; il frammento era costituito da magnesio puro.
Ulteriori analisi compiute furono quella della polvere di Debye-Scherrer-Hull, diffrazione, misurazione della densità e prove di radiazioni.
Un secondo frammento venne sottoposto ad una analisi spettrografica dal Dr. Elson Teixeira del Laboratorio di Produzione minerale e anche Teixeira confermò i risultati, ci si trovava in presenza
di un elemento assolutamente unico, impossibile da trovare sul nostro pianeta.
Per meglio comprendere lo stupore dei ricercatori sarà bene accennare, sia pur brevemente, al magnesio e alle sue principali caratteristiche.
Ottenuto per la prima volta sotto forma di amalgama da H. Davy nel 1808 e, allo stato di metallo libero, nel 1828 da Bussy, il magnesio risulta essere uno degli elementi più abbondanti e
diffusi in natura; questo però è riscontrabile nei composti corrispondenti al suo stato di ossidazione, mentre è praticamente impossibile trovarlo libero.
Nel nostro caso, lo stupore di coloro che esaminarono i frammenti deriva dal fatto che il magnesio metallico puro non può essere utilizzato per la fabbricazione di oggetti metallici, in
quanto, presenta una precaria resistenza alla corrosione.
Ad oggi, i processi che vengono impiegati per la produzione di magnesio metallico si basano sulla riduzione elettrolitica del cloruro allo stato fuso, ricavato a sua volta dall'acqua di mare
trattata con idrossido di calcio; in ogni caso, con qualunque processo venga ottenuto, il magnesio rimane notevolmente impuro e nonostante sia possibile purificarlo, il suo titolo non si
avvicinerà mai a quello riscontrato nei frammenti analizzati.
Data questa breve spiegazione, l'incidente di Ubatuba potrebbe annoverarsi tra le migliori prove della presenza aliena… in realtà non è così!
Pur trattandosi di un argomento che necessita ancora di ulteriori indagini e verifiche, esistono degli elementi che impediscono di classificarlo come la classica "pistola fumante":
primo tra tutti, la mancanza di ulteriori frammenti al fine di poter effettuare una prova di verifica, in secondo luogo, il problema delle testimonianze.
Cerchiamo quindi di analizzare da una prospettiva diversa l’intera questione:
i campioni di magnesio, che presumibilmente provenivano da un UFO, non possono essere ricondotti in alcun modo alla spiaggia brasiliana teatro del loro recupero; l’unica traccia riscontrabile è
il giornalista che pubblicò l’articolo e allertò in seguito il Dr. Olavo Teixeira Fontes. Nessuno ha mai rivendicato la paternità della lettera e nessun luogo è stato localizzato con
certezza come scenario dell’UFO crash.
I frammenti di metallo appaiono quindi, per la prima volta, nelle mani del giornalista, quindi, nel laboratorio del Dr. Fontes e infine, arrivano a Jim e Coral Lorenzen dell’APRO.
Lo stesso campione analizzato in laboratorio è andato perduto (per una strana coincidenza, accade spesso nelle prove, vere o presunte, di interazioni aliene), non possiamo quindi che basarci
sulle analisi riportate su carta, non potendo altresì escludere se ci sia stata o meno contaminazione all’interno degli stessi laboratori.
Anche se il Comitato Condon non è riuscito a screditare totalmente il caso di Ubatuba, rimangono ancora molti punti da chiarire e
questo è anche il motivo per il quale difficilmente si trovano resoconti in merito. Forse si è trattato del solito scherzo, anche se abbastanza insolito, forse non è poi così importante come
sembra, ma rimane il fatto che ormai è molto più proficuo e meno impegnativo rispolverare casi di sicuro impatto mediatico, sempre meglio di porsi delle domande alle quali non si potrebbero
trovare risposte!
In ogni caso Ubatuba riposa ancora nei dimenticati archivi dei casi irrisolti, in attesa che qualcuno, meno interessato all’immagine e più coinvolto nella ricerca della verità, si decida a
riprenderne la storia.
di Roberto La Paglia
Maggiori informazioni sui test effettuati li trovate >> QUI << in lingua originale.
Il giorno 24 settembre la tecnica responsabile Luíza Maria Barbosa ha presentato una relazione dicendo che c'era in un'alta concentrazione di magnesio.
Secondo il rapporto, la concentrazione era 99%, oltre all'assenza di altri elementi.
Richard Dolan articola in questo video clip l'affascinante storia di Olavo Fontes e del suo lavoro come ufologo che venne stato ingiustamente relegato per il fenomeno UFO.
La storia di Ubatuba, che presenta, come è molto raro in questi casi, prove materiali, rafforza l'idea che i governi di tutto il mondo possano essere stati in possesso di tecnologia aliena per molti decenni.
Come riportato da CounterCulture, David Charles Grusch, un ex funzionario dell'intelligence degli Stati Uniti, ha fornito al Congresso e all'ispettore generale della comunità di intelligence ampie informazioni classificate sui programmi top-secret; sostenendo inoltre, che gli USA siano già in possesso veicoli spaziali non umani intatti e parzialmente intatti.
Le affermazioni di Grusch sono state confermate da altri funzionari militari e di intelligence statunitensi. Secondo l'informatore, recuperi di frammenti parziali e persino veicoli intatti sono stati fatti per decenni e fino ad oggi dal governo americano, dai suoi alleati e dalle compagnie di difesa. Questi veicoli saranno "di origine esotica o intelligenza non umana, basata su morfologie di veicoli e test scientifici di materiali con disposizioni atomiche uniche e firme radiologiche". Questa attività, così come il suo finanziamento è stata illegalmente negata al Congresso e si ipotizza, anche a diversi presidenti americani.